Diritto sanitario: sangue infetto e danni da vaccino
Centinaia di migliaia di persone in Italia risultano danneggiate dallo scandalo del sangue infetto. La Legge n. 210 del 1992 riconosce loro un indennizzo da parte dello Stato, una sorta di “pensione” di importo sensibilmente variabile a seconda della gravità dell’infermità riportata.
Il danneggiato ha inoltre diritto alla rivalutazione monetaria annuale dell’indennizzo (legge 210/1992), dalla data della domanda amministrativa, sulla base del tasso di inflazione programmato, computata su tutte le componenti del medesimo.
L’indennizzo non esclude il risarcimento del danno da trasfusione infetta, che potrà quindi essere sempre richiesto.
La consulenza legale viene prestata, nel rispetto della tutela della privacy, nell’ambito dei seguenti settori del diritto sanitario:
- diritto all’indennizzo previsto dalla legge n. 210 del 1992 e ricorsi amministrativi e giudiziari avverso i giudizi negativi espressi dalle Commissioni Mediche Ospedaliere;
- diritto alla rivalutazione dell’indennizzo previsto dalla legge n. 210 del 1992;
- risarcimento danni alla salute da contagio post-trasfusionale, da infezioni da epatite virale contratte in ambito ospedaliero e da vaccinazioni;
- discriminazioni subite per essere portatori di infezione da epatite virale.